Un esempio di dissociazione elettrolitica è quello che riguarda il cloruro di sodio NaCl (comunemente noto come sale) in acqua:

Nella figura è schematizzata la molecola d’acqua come un dipolo con due centri di polarità, uno positivo e l’altro negativo. Come si può notare i poli positivi delle molecole di acqua circondano il cloro, che è negativo, mentre i poli negativi delle molecole di acqua circondano il sodio, che è positivo.
L’acqua \(H_2O\) si comporta tipicamente da solvente, perché viene propriamente utilizzata come tale nei ragionamenti o esperimenti che coinvolgono le soluzioni.
La dissociazione elettrolitica in acqua è il processo con cui un solvente polare separa gli ioni di carica opposta presenti in un composto ionico circondandoli o, in termine più tecnico, solvatandoli.
Ricordiamo..
I composti ionici che vengono solvatati in acqua sono elettroliti e quindi di conseguenza danno origine a soluzioni elettrolitiche, le quali sono soluzioni capaci di condurre corrente e vengono spesso utilizzate nell’assemblaggio delle pile. Specifichiamo che non tutte le sostanze solubili in acqua sono elettroliti, perché anche una molecola polare è solubile in acqua. In realtà tutte le molecole solubili in acqua sono almeno polari, anche se non necessariamente elettrolitiche.
Per quanto riguarda l’esempio di prima: quando poniamo un sale come il cloruro di sodio \(NaCl\) nell’acqua avviene che i legami tra gli ioni vanno a indebolirsi con la conseguenza che gli ioni vengono circondati dalle molecole di acqua.
I sali e idracidi sono elettroliti forti ma possono essere poco solubili o molto solubili. Tuttavia rimangano comunque degli elettroliti forti anche se la loro quantità è piccola. Invece per quanto riguarda gli acidi: se sono forti si dissociano completamente in acqua. Se sono invece acidi deboli non si dissociano completamente.

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