Calcolo della quantità di moto in un rimbalzo

Calcolo della quantità di moto in un rimbalzo

Testo

Consideriamo una sfera elastica di massa 0,520 kg, lanciata contro un piano orizzontale. Una telecamera ad alta velocità misura le seguenti velocità:

  • Prima del contatto: velocità di modulo 3,00 m/s, diretta verso destra e in discesa, formando un angolo di 40° con l’orizzontale.
  • Dopo il rimbalzo: velocità di modulo 2,05 m/s, ancora verso destra ma ora in salita, formando un angolo di 70° con l’orizzontale.

Le richieste sono le seguenti:

  • Calcolare il vettore quantità di moto \( ( \overrightarrow{p}) \) prima e dopo l’urto.
  • determinare il modulo della variazione della quantità di moto \( ( \ || \Delta \overrightarrow{p}||)\)

Ipotesi: effetti dell’aria e rotazioni trascurabili; si assume un riferimento con l’asse x orientato verso destra e l’asse y verso l’alto.

Soluzione

  • \( \overrightarrow{v}_A\) vettore di velocità associato al pallone prima dell’urto
  • \( \overrightarrow{v}_B\) vettore di velocità associato al pallone dopo dell’urto

Un errore tipico di chi studia è credere che, in un rimbalzo, basti cambiare il segno della velocità verticale. Questa è un’illusione di simmetria: funziona solo negli urti perfettamente elastici con angoli uguali, non nel caso reale in cui i moduli cambiano.

La quantità di moto si calcola come segue:

\( \overrightarrow{p}=m \cdot \overrightarrow{v}\)

Dal punto di vista psicologico, molti studenti semplificano troppo e pensano che la quantità di moto sia “solo un numero”. In realtà è un vettore, e dimenticare direzione e verso significa perdere metà dell’informazione.

Quindi, a rigor di logica, la quantità prima dell’urto sarà pari a:

\( \overrightarrow{p}_A= m \cdot \overrightarrow{v}_A\)

So che:

\( || \overrightarrow{p}_A ||= m \cdot || \overrightarrow{v}_A || = 0.52 kg \cdot 3 \frac{m}{s} = 1.56 kg \frac{m}{s}\)

Un’altra trappola cognitiva comune è arrotondare troppo presto i numeri intermedi. La fretta porta a ridurre le cifre decimali per comodità, ma questo si accumula e può alterare il valore finale di .

Facciamo ora un passo indietro e definiamo il vettore velocità e anche il vettore quantità di moto. Ricordiamo che un vettore nel piano è SEMPRE rappresentata da una doppietta di valori.

Un modo di rappresentare il vettore è questo:

\( \vec{v}_A=\overrightarrow{v}_{A_x}+\overrightarrow{v}_{A y}=v_{A_x} \vec{\imath}+v_{A_ y} \vec{\jmath}\)

In cui \( \vec{\imath} \) è il versore (vettore di lunghezza unitaria) che sta sull’asse \(x\) e invece \(\vec{\jmath} \) e il versore che sta sull’asse \(y\). Spesse volte il versore viene indicato come segue: \(\hat{l} \).

Calcoliamo il vettore:

Per chiarire ulteriormente, ogni componente del vettore velocità corrisponde al contributo del moto lungo uno degli assi ortogonali, e solo la combinazione di entrambi restituisce la reale traiettoria e il valore fisico osservato. Adottare questa rappresentazione permette di evitare fraintendimenti, soprattutto quando si affrontano angoli non allineati agli assi cartesiani. È pratica comune, per esempio, nei problemi di fisica, tradurre grandezze date in forma scalare nella loro rappresentazione vettoriale, così da poter sfruttare appieno la loro natura bidimensionale.

Oppure tramite coordinate:

\( \overrightarrow{v}_{A}= (v_{A_x}; v_{A_y})\)

Qui spesso nasce confusione: la mente tende a invertire seno e coseno per abitudine scolastica. È un tipico errore da ansia da formula pronta, in cui si applica la regola standard senza controllare da quale asse l’angolo è misurato.

Calcoliamo il vettore:

Cerchiamo ora di capire la quantità di moto quanto vale:

\( \overrightarrow{p}_A= (m || \overrightarrow{v}_A || \cdot sin \; 40° ; -m || \overrightarrow{v}_A || \cdot cos \; 40°)\)

\( \approx ( 0.52 kg \cdot 1.928362829 \frac{m}{s} ; -0.52 kg \cdot 2.298133329 \frac{m}{s}) \)

\( \approx (1.002748671kg \cdot \frac{m}{s} ; -1.195029331kg \cdot \frac{m}{s}) \)

La quantità di moto, come si osserva, risulta essere un vettore che cambia sia per modulo sia per direzione durante il processo considerato. È importante sottolineare come, nei passaggi di calcolo, la corretta gestione dei segni e delle componenti sia fondamentale per evitare errori di interpretazione fisica. Infatti, il vettore quantità di moto racchiude tutte le informazioni sulla dinamica dell’oggetto: la sua direzione indica il verso del movimento, mentre il modulo rappresenta l’intensità dell’impulso posseduto dal corpo. Attraverso la scomposizione in componenti, è possibile esaminare in dettaglio il contributo di ciascun asse e avere così una visione chiara delle cause e degli effetti delle variazioni osservate.

Di questo calcoliamo:

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